Il sistema immunitario è fondamentale per la salute di tutto l’organismo: quali esami fare per verificare il suo buon funzionamento?
Il sistema immunitario è ciò che ci protegge dalle sostanze potenzialmente nocive con le quali entriamo in contatto tutti i giorni. Virus, funghi e batteri solo in alcuni casi riescono a penetrare e a moltiplicarsi all’interno del nostro organismo, proprio perché c’è il sistema immunitario a impedirlo. Ma quest’ultimo è costituito da numerose componenti – cellule, tessuti e organi – diffusi in tutto il corpo. Per assicurarci che funzioni a dovere non sarà quindi sufficiente un unico esame, ma, in base ai sintomi e al quadro clinico di ognuno, il medico potrà prescrivere diversi esami per il sistema immunitario. Quali sono?
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Il sistema immunitario
Il sistema immunitario è un insieme complesso di organi e cellule che cooperano a vario titolo per impedire l’ingresso nell’organismo agli agenti patogeni, detti antigeni. In particolare, il corpo umano dispone di due diversi tipi di risposta immunitaria (ovvero la reazione del sistema immunitario stesso):
- innata, assolta cioè da vere e proprie barriere fisiche, come la pelle o le mucose
- adattiva, assolta da una serie di sofisticati meccanismi che consentono di produrre anticorpi, ovvero cellule di natura proteica altamente specializzate che si legano all’antigene per neutralizzarlo. Di questo tipo di risposta messa in atto dal sistema immunitario restano le cellule della memoria, anticorpi specifici per un determinato antigene che potranno neutralizzarlo qualora l’organismo ci entri di nuovo in contatto.
Attori principali della risposta del sistema immunitario a un antigene sono i globuli bianchi o leucociti. Ne esistono cinque diverse tipologie, che si distinguono sia per funzione e modo di agire contro gli antigeni, sia per i meccanismi con i quali comunicano con le altre componenti del sistema immunitario.
Il sistema immunitario si attiva quindi quando ci ammaliamo per combattere virus e batteri (ad esempio i virus causa di raffreddore e influenza), ma ci protegge anche quando non ce ne accorgiamo, impedendo l’infezione virale o batterica grazie all’immunità innata e adattiva.
Quali esami fare per il sistema immunitario?
Più che di un esame per il sistema immunitario, dovremmo parlare di esami, al plurale:
come abbiamo visto, infatti, questo sistema è composto da una serie eterogenea di organi e cellule, disposti in varie parti del corpo.
Un esame per il sistema immunitario non è quindi sufficiente. In ogni caso sarà il medico a stabilire gli accertamenti da fare, in base a eventuali sintomi osservati nel paziente.
Se ci si ammala 3-4 volte l’anno e la guarigione non porta con sé strascichi, il sistema immunitario sembra essere efficiente, mentre se ci si ammala più spesso, magari con un decorso lungo che richiede anche cure antibiotiche, potrebbero essere necessari degli esami e dei controlli. Questo vale per gli adulti, mentre i bambini è normale che si ammalino qualche volta in più, a causa del loro sistema immunitario ancora in fase di sviluppo.
Un’indagine più approfondita rispetto ai normali controlli di routine si rivela infatti necessaria quando si presentano:
- stanchezza e spossatezza
- febbre
- lividi
- dolore
- dolori articolari
- sanguinamento
- infiammazione (che si presenta con gonfiore e irritazione) in qualsiasi parte del corpo
Se questi sintomi si protraggono nel tempo senza una motivazione evidente, potrebbero portare il medico a sospettare un malfunzionamento del sistema immunitario.
Alcune condizioni possono renderlo poi meno efficiente, facendoci ammalare più spesso.
Fra queste rientrano cattive abitudini come il fumo, l’abuso di alcool, una dieta poco equilibrata, lo stress eccessivo e scarsa attività fisica.
A volte, però, per ragioni non ancora del tutto chiare (si ipotizza un’interazione fra predisposizione genetica e fattori ambientali), il sistema immunitario perde la sua capacità di distinguere ciò che è endogeno da ciò che è esogeno, e quindi ciò che appartiene all’organismo da ciò che proviene dall’esterno, con risultati potenzialmenti dannosi.
È ciò che avviene in chi soffre di malattie autoimmuni, che si caratterizzano per l’attacco di cellule sane dell’organismo da parte del sistema immunitario. Esistono più di ottanta malattie autoimmuni, fra le quali ricordiamo il Lupus Eritematoso Sistemico, l’ipotiroidismo, il diabete di tipo I, la celiachia e l’artrite reumatoide. In Europa questo tipo di patologie colpisce 4000 persone ogni 100000 abitanti, per la maggior parte (80%) donne in età fertile.
Prima di andare ad approfondire due tipi di esami che possono darci informazioni sullo stato di salute del nostro sistema immunitario, è importante ricordare che le patologie dovute a un suo malfunzionamento devono essere diagnosticate da un medico, che si servirà non solo di esami specifici, ma anche del quadro clinico e della storia del paziente.
Esami per il sistema immunitario: l’emocromo
L’emocromo è un esame per il sistema immunitario che può dare molte informazioni utili sullo stato di salute in generale e per la diagnosi di molte patologie.
Si tratta di un esame di laboratorio effettuato su un piccolo campione di sangue, e rientra fra gli esami di routine che il medico prescrive per monitorare la salute dei pazienti.
I risultati dell’emocromo sono informazioni dettagliate su tutte le componenti del sangue:
- globuli rossi o ematocriti
- globuli bianchi o leucociti
- piastrine
In particolare, grazie all’emocromo (il cui nome completo sarebbe emocromocitometrico) possiamo conoscere il numero delle varie tipologie di cellule presenti nel sangue, le loro caratteristiche e le sostanze che le compongono.
In relazione al sistema immunitario sono importanti soprattutto i valori dei globuli bianchi. Un loro aumento rispetto al valore di riferimento può indicare la presenza di un’infezione o di un’infiammazione, mentre una loro diminuzione può essere causata da terapie farmacologiche, infezioni virali, malattie del fegato, abuso di alcool oppure carenza di vitamine.
Anche un eccesso di piastrine può indicare un’infiammazione, un’infezione o un’alterazione del sistema immunitario.
L’emocromo viene poi effettuato anche per monitorare gli effetti di alcuni tipi di cure e per controllare l’andamento di alcune malattie, come quelle del sangue.
La visita immunologica
Se il medico sospetta che la causa di un malfunzionamento del sistema immunitario sia una malattia autoimmune o un’allergia, più che un esame per il sistema immunitario prescriverà una visita specialistica, in particolare una visita immunologica.
Non si tratta di un esame di laboratorio per cui è sufficiente un prelievo del sangue, ma di un’indagine più approfondita condotta da uno specialista, l’immunologo, che visiterà il paziente tenendo conto della sua storia clinica e familiare, oltre che del suo stile di vita. A partire da questi dati farà approfondimenti diagnostici specifici.
Per confermare la diagnosi è poi possibile eseguire dei test genetici, ovvero un esame del DNA.