Oltre a stimolare la produzione di vitamina D, l’esposizione sicura al sole è amica di ossa e muscoli, favorisce il buonumore e regola il ciclo sonno-veglia
Il sole è fonte di vita. Oltre ad essere l’elemento vivificatore della natura, quasi tutto quello che riguarda gli esseri viventi dipende, più o meno direttamente, proprio da esso. Il cibo che mangiamo, ad esempio, che sia animale o vegetale, deriva dalla produzione di materia organica sostenuta dalla fotosintesi, e quindi dall’energia solare. Il sole ha poi tutta una serie
di effetti più immediati sul nostro organismo, che magari non sono direttamente percepibili ma i cui benefici contribuiscono nel tempo al benessere generale di corpo e mente. Non a caso, l’elioterapia (letteralmente, la cura del sole) è conosciuta fin dall’antichità come mezzo prezioso per prevenire e guarire le malattie: i Greci facevano ginnastica a corpo nudo sotto i raggi solari, mentre i Romani esponevano in terrazze speciali i corpi sani per fortificarli e quelli malati per guarirli; è nel Rinascimento, infine, che l’elioterapia passa dall’essere una pratica puramente empirica a una scienza terapeutica vera e propria. L’esposizione solare quindi, se affrontata nel modo corretto e con le adeguate protezioni, è un’arma vincente per la nostra salute.
Integratore
Vitamina D3 IBSA
L’Integratore Vitamina D3 IBSA contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario e alla salute delle ossa, permettendo il corretto assorbimento del calcio.
Raggi solari: una panoramica
Convenzionalmente parliamo di sole, ma è l’irraggiamento – ovvero, l’emissione di energia sotto forma di fotoni – a provocare effetti sulla terra e, quindi, sugli essere umani. Si tratta di uno spettro di emissioni elettromagnetiche diverse a energia crescente: si va dai raggi infrarossi (importanti nella regolazione del clima terrestre e che noi percepiamo come semplice calore) a quelli visibili (ovvero, la luce vera e propria, indispensabile per la vita sulla Terra), fino ai raggi ultravioletti UV (quelli che penetrano in profondità nella pelle).
Ultravioletti e produzione di vitamina D
Sono proprio i raggi UVB a stimolare la produzione di vitamina D, vitamina sui generis, la cui fonte di approvvigionamento in natura è doppia: da una parte l’alimentazione – come avviene normalmente per le altre vitamine – dall’altra proprio la luce solare. Più nel dettaglio, ben l’80% del suo apporto è garantito dall’esposizione ai raggi solari, mentre il restante 20% è assicurato, generalmente, dall’alimentazione (pesce azzurro, carni rosse, fegato e tuorlo d’uovo, per esempio) e dall’integrazione alimentare.
Tecnicamente, la vitamina D viene sintetizzata dai raggi solari UVB, la quale viene poi assorbita dall’intestino, introdotta nel sangue dove si lega ad una proteina specifica e trasportata, infine, ai diversi organi e tessuti. È difficile quantificare uniformemente un tempo preciso di esposizione al sole per produrre adeguate quantità di vitamina D poiché al calcolo concorrono diversi fattori: caratteristiche individuali (pigmentazione della pelle), condizioni atmosferiche (livello di inquinamento, presenza di nuvole) e specifiche peculiarità dei raggi ultravioletti nonché l’utilizzo di protezioni solari – indispensabili per un’esposizione diretta al sole.
I benefici dell’esposizione al sole
Sono numerosi – e alcuni magari non immediatamente percepibili – gli effetti benefici che il sole ha sul nostro corpo. Come abbiamo visto, la luce solare attiva il metabolismo della vitamina D e del calcio tramite l’esposizione del corpo ai raggi UVB, responsabili anche della produzione di melanina (pigmento cutaneo da cui dipende la colorazione della pelle) e dell’eliminazione di microbi, batteri e funghi della pelle. Ma non solo. Aiuta a mantenere la temperatura corporea ottimale e migliora la circolazione del sangue.
Il proverbiale “il sole fa bene alle ossa” non è solo un modo di dire: la mobilità delle articolazioni, infatti, trae giovamento proprio dal calore emanato naturalmente dai raggi così come ne traggono giovamento i muscoli, più rilassati e distesi dopo una “sessione” solare.
Benefici del sole sull’umore
Se vi è capitato di notare un cambiamento dell’umore dall’inverno all’estate non sorprendetevi: il sole può avere effetti anche su questo aspetto. Ed è quindi del tutto normale che in lunghe giornate soleggiate, in cui le ore di luce prevalgono su quelle buie il tono dell’umore risulti più alto rispetto alla stagione invernale. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, quanto la luce naturale del sole favorisca la produzione di un importante ormone, la serotonina, responsabile del benessere psicologico e della tonificazione del sistema nervoso. Parallelamente, sempre la luce naturale può avere effetti diretti anche sulla regolazione del ciclo sonno-veglia: più sole – e quindi, più luce – significa maggiore produzione di un altro ormone, chiamato melatonina, durante la sera, che diminuisce la reazione allo stress e facilita il riposo.