I denti sono una parte piccola quanto fondamentale del nostro corpo. Come tenerli in salute e avere un sorriso più sano?
I denti non sono propriamente ossa, ma sono composti da un varietà di strutture, fra cui anche parti ossee. Come le ossa, però, sono fatti in gran parte da calcio, un minerale introdotto grazie all’alimentazione. All’assorbimento intestinale del calcio, oltre che alla regolazione dei suoi livelli nel sangue, contribuisce la vitamina D: la vitamina del sole, perché prodotta in gran parte grazie ai raggi UVB, è quindi un nutriente fondamentale anche per la salute dei denti. Fra le possibili conseguenze di cattive abitudini e di una dieta squilibrata, troviamo carie, erosione ossea e perdita dentaria. Quali sono gli accorgimenti per avere denti sani e forti?
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L’Integratore Vitamina D3 IBSA contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario e alla salute delle ossa, permettendo il corretto assorbimento del calcio.
Cosa sono i denti?
I denti si trovano nella bocca e sono deputati alla masticazione e al nutrimento. Costituiscono un caso unico per il corpo umano: i denti da latte crescono a partire dai sei mesi circa, sono venti e durante l’infanzia cadono, per lasciare posto alla dentizione permanente, costituita da un totale di trentadue denti:
- otto incisivi
- quattro canini
- otto premolari
- dodici molari
I denti hanno diverse forme e funzioni: gli incisivi, ad esempio, hanno una forma larga e piatta e servono per incidere e tagliare il cibo, mentre i canini sono più piccoli e con una forma più appuntita e consentono di strappare e sminuzzare ciò che mangiamo. Indipendemente dalla tipologia, tutti i denti sono composti da:
- radice, unica o multipla: ha la funzione di ancorare il dente all’osso della mandibola;
- corona: è la parte del dente che sporge dalla gengiva e che vediamo nella bocca;
- polpa dentaria: è la parte più interna del dente, costituita da tessuto connettivo, vasi sanguigni e nervi;
- dentina: si trova intorno alla polpa dentaria e costituisce la maggior parte del dente;
- smalto: ricopre la corona ed è costituito da tessuto mineralizzato;
Cattive abitudini per i denti
Alcune cattive abitudini possono provocare problemi ai denti e al cavo orale. Non si tratta, nella maggior parte dei casi, di condizioni gravi, ma molto spesso richiedono cure piuttosto onerose.
Una corretta igiene orale è fondamentale per mantenere denti forti, così come per prevenire l’insorgere di carie e infiammazioni del cavo orale, ma è altrettanto importante evitare quei comportamenti che danneggiano la dentizione, come:
- consumo di tabacco
- eccessivo consumo di zuccheri
- consumo di bevande zuccherate
- eccessivo consumo di alcol
- uso di sostanze stupefacenti
Fra le problematiche dentali legate a queste cattive abitudini sono molto comuni le carie, che si sviluppano a partire dai batteri residui dalla masticazione del cibo o da altre sostanze come il tabacco. Fermentando producono una sostanza acida che erode il dente in modo progressivo, a partire dallo smalto.
In Italia si calcola che il 20% dei bambini di quattro anni abbia una carie e all’aumentare dell’età questa percentuale cresce: fra i 19 e i 25 anni l’88% delle persone ne ha una. Se non curate, le carie possono diventare molto dolorose e causare danni irreversibili al dente, fino alla sua perdita.
Come avere denti sani forti?
Il primo passo per avere denti forti è una corretta igiene orale: i denti andrebbero lavati almeno 2-3 volte al giorno, preferibilmente dopo ogni pasto, con uno spazzolino adeguato e da sostituire con regolarità. Bisogna spazzolarli con cura, facendo attenzione però a non sfregare troppo le gengive; il rischio è quello di infiammarle.
Altri fattori, però, contribuiscono ad avere denti in salute:
- una dieta equilibrata: i denti sono fatti per la maggior parte da calcio, che viene introdotto attraverso alcuni alimenti, come i latticini. Non solo: masticare cibi ricchi di fibre, come i cereali integrali, la frutta e la verdura, i legumi, ripulisce i denti e stimola la produzione di saliva, ricca di sostanze benefiche per il tessuto dei denti;
- uno stile di vita sano: come abbiamo visto, cattive abitudini come il fumo possono danneggiare la bocca e i denti e andrebbero pertanto evitate;
- un’adeguata esposizione al sole: la vitamina D, fondamentale per ossa e denti, viene prodotta soprattutto dalla pelle quando viene esposta ai raggi UVB del sole. Solo in piccola parte si ottiene attraverso l’alimentazione, ma è comunque importante che una dieta equilibrata preveda cibi ricchi di vitamina D.
Dieta e buone abitudini sono quindi fondamentali per un sorriso in salute, fin dall’infanzia. Anche i denti da latte, infatti, si possono cariare, con conseguenze come il disallineamento degli altri denti. Altrettanto importanti per la prevenzione sono infine dei controlli periodici dal dentista.
Denti e vitamina D
Abbiamo visto come i denti sono composti in gran parte da calcio, così come le ossa. Il calcio è un minerale essenziale per il nostro organismo. Ne sono sufficienti quantità molto piccole (per questo si chiama “micronutriente”) ma il suo è un ruolo chiave per il benessere di denti e ossa.
Il calcio si trova in alimenti di origine animale e vegetale, ad esempio:
- il latte e i suoi derivati
- i legumi, soprattutto ceci, lenticchie, fagioli cannellini
- verdure a foglia verde come cavoli, rucola, spinaci
- frutta secca
- pesce azzurro
Per essere correttamente assorbito e per regolare i suoi livelli nel sangue, però, è fondamentale un’altra sostanza, ricavabile solo in piccola parte dal cibo, ovvero la vitamina D. Per farne il pieno, è necessario che la dieta preveda sempre dei cibi che contengono vitamina D (come pesce grasso e tuorlo d’uovo), ma è importante soprattutto un’esposizione al sole sufficiente a permettere alla pelle di produrla.
Fare attività fisica all’aperto può essere ad esempio un modo per mantenersi in forma e in salute e beneficiare dei raggi del sole.
Una carenza di vitamina D è infatti associata non solo a una bassa densità minerale nelle ossa, ma anche a infiammazioni gengivali.
In caso di carenza, sarà il medico a prescrivere, se lo ritiene opportuno, un integratore di vitamina D, da assumere secondo le modalità e le dosi indicate.