Il cibo è il nutrimento del nostro corpo e ciò che mangiamo influisce sulla sua salute, contribuendo a mantenerlo in forma

Una dieta sana ed equilibrata non è un regime alimentare restrittivo e volto alla perdita di peso, ma un’alimentazione salutare nella quale tutte le sostanze nutritive sono presenti in modo bilanciato. Carboidrati, proteine e lipidi sono tutti necessari al funzionamento dell’organismo, ma devono essere consumati nella giusta misura. Allo stesso modo non devono mai mancare i micronutrienti (vitamine e sali minerali), che contribuiscono a numerosi processi e favoriscono la salute generale. Una sana alimentazione deve poi essere sempre supportata da attività fisica regolare.

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Alimentazione sana: i principi fondamentali e alcune linee guida da seguire

Il benessere dell’organismo dipende da numerosi fattori. Da un lato, la predisposizione genetica aumenta il rischio di sviluppare alcuni disturbi; dall’altro, anche l’ambiente esterno può influenzare lo stato generale di salute.

Basti pensare alle sostanze con cui è possibile entrare in contatto e ai loro potenziali effetti su cellule, tessuti e metabolismo. Fra i possibili veicoli di queste sostanze c’è anche il cibo. Non a caso l’alimentazione è proprio uno di quei fattori esterni che possono influenzare lo stato di salute.

Per questo, seguire una corretta alimentazione non dovrebbe essere un obiettivo solo per chi vuole mantenere il peso corporeo nella norma o recuperare la forma fisica perduta: un’alimentazione sana ed equilibrata è un potente alleato in grado di mantenere in salute l’organismo nel breve e nel lungo termine.

Alimentazione sana: un primo passo per la salute

Parte dei benefici che derivano dalle sane abitudini alimentari sono dovuti alla riduzione del peso in eccesso (sovrappeso e obesità), che non rischia solo di influenzare la forma fisica, ma anche il benessere dell’intero organismo. Infatti, l’adipe in eccesso non è un tessuto inerte, ma produce sostanze interferenti che influenzano lo stato di salute agendo anche sugli organi.

L’obesità addominale, ad esempio, promuoverebbe uno stato infiammatorio e il conseguente aumento del rischio di sviluppare disordini metabolici e disturbi che coinvolgono il fegato, i vasi sanguigni e il cuore.

Il legame tra cibo e benessere non passa solo attraverso il controllo del peso: un’alimentazione poco sana o sbilanciata può essere associata all’aumento dei rischi per la salute anche se non fa salire l’ago della bilancia. Ad esempio, è necessario prestare attenzione all’assunzione di sostanze potenzialmente dannose, naturalmente presenti o aggiunte, negli alimenti consumati; in altri casi, è un’alimentazione non corretta dal punto di vista dell’equilibrio nutrizionale, per esempio carente di alcune sostanze nutritive, a esporre l’organismo a patologie e malfunzionamenti.

Un’alimentazione sana provvede a fornire all’organismo nella giusta misura tutti i macro- e i micronutrienti che gli sono necessari: proteine, carboidrati, lipidi, vitamine e sali minerali.

Al contrario, una dieta ricca di cibi trasformati, grassi e frutta e verdura non di stagione porta molto spesso a carenze nutrizionali, con conseguenze sul benessere di tutto il corpo: da pelle secca e capelli spenti e fragili, fino a una maggiore vulnerabilità del sistema immunitario e a una maggiore predisposizione a sviluppare alcune patologie.

Linee guida di una sana alimentazione: cosa è consigliato mangiare e cosa evitare

Seguendo poche regole è possibile avere un’alimentazione sana e corretta da un punto di vista nutrizionale, che fornisca all’organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno per essere in salute.

Prima di tutto, è possibile arricchire la nostra dispensa di alimenti contenenti ingredienti naturali e, più in generale, sottoposti al minor numero possibile di processi di lavorazione delle materie prime.

Preferire frutta e verdura fresca e di stagione, scegliere cereali integrali, ridurre il consumo di carne rossa e di zuccheri, evitare cibi fritti e condimenti troppo grassi, così come non consumare alcol in modo eccessivo sono i primi passi verso un’alimentazione sana. E, soprattutto, variare, per ottenere da tutti gli alimenti le giuste sostanze nutritive.

In secondo luogo, è necessario prestare attenzione al fatto che la sicurezza del cibo dipende anche dal modo in cui viene manipolato e preparato, anche fra le mura domestiche. Conservare in modo corretto gli alimenti (sia quelli freschi sia quelli cotti) e osservare scrupolose norme igieniche durante la loro manipolazione e preparazione sono requisiti essenziali per evitare i rischi e le conseguenze di un’eventuale contaminazione da parte di batteri, muffe e patogeni.

Per evitare i rischi di tossinfezioni da alimenti crudi, è sufficiente consumare cibi sottoposti a cottura adeguata o al cosiddetto “abbattimento” (cioè la conservazione a temperaturemolto basse per un determinato periodo di tempo); per questo è bene, per esempio, mangiare la carne di pollo solo se ben cotta e pesce crudo solo se abbattuto.

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Alimentazione sana e attività fisica: un binomio perfetto

Le Linee guida per una sana alimentazione del CREA ricordano l’importanza, oltre di una dieta bilanciata, di praticare regolarmente dell’attività fisica. Questo accorgimento da un lato favorisce il mantenimento di un normale peso corporeo, dall’altro contribuisce a uno stato di benessere psico-fisico.

Ecco perché si raccomanda di evitare la sedentarietà e concedersi almeno mezz’ora al giorno di attività fisica moderata, come camminare a passo svelto.

È però possibile fare di meglio, abbinando a una sana alimentazione e all’attività aerobica, come la camminata, un po’ di esercizi di rafforzamento, come il sollevamento pesi, qualora non ci siano controindicazioni. In questo modo si riusciranno a ottimizzare i benefici di un’alimentazione equilibrata dal punto di vista nutrizionale ed energetico.

Trascorrere del tempo all’aria aperta, inoltre, è sufficiente nella maggior parte dei casi alle nostre latitudini, ad evitare la carenza di vitamina D, che viene sintetizzata dalla pelle proprio grazie ai raggi UVB del sole. Le fonti alimentari di vitamina D, infatti, sono più ridotte rispetto a quelle di altre vitamine, come la C, la A e la E e le vitamine del gruppo B, che si trovano in frutta, verdura, legumi, formaggi, pesce e alcuni tipi di carne.

Quando lo stile di vita e l’alimentazione non sono comunque sufficienti a fornire all’organismo tutti i nutrienti necessari, ad esempio in momenti di particolare vulnerabilità dovuti a malattie o anche allo stress, su consiglio del medico è possibile assumere integratori vitaminici per colmare queste carenze e contribuire al benessere e al corretto funzionamento di tutto l’organismo.

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